sabato 13 agosto 2011

Armonia mente-corpo: nulla di occulto per l'Ontopsicologia

Fin dall'antichità, l'importanza del corpo, come naturale ed indispensabile mezzo di azione della psiche, è stata sostenuta da grandi filosofi e scienziati; una famosa massima di Giovenale recita, infatti, "mens sana in corpore sano". Tutta la civiltà classica, che culturalmente ha ancora molto da insegnarci, era centrata sull'evoluzione dell'uomo in ogni aspetto della sua vita (morale, spirituale, corporeo, economico, sociale, etc.). Nell'antica Grecia, ad esempio, tutta la concezione umanistica del culto del corpo si riallacciava all'ideale della kalokàgathia, vale a dire la ricerca di quell'unità psico-fisica dell'uomo virtuoso, della bontà d'animo connessa alla bellezza fisica.

Sono sempre più numerose le attività (specialmente di origine orientale, come lo Yoga, il Tai Chi Chuan, etc.) che si pregiano di far raggiungere a chi le pratica una sintonia perfetta tra psiche e soma. Nulla di occulto quindi, ma molto esercizio mentale e fisico per comprendere l'equilibrio tra i due aspetti.

Uno dei mezzi utilizzati affinché ciò avvenga è la musica, da sempre considerata espressione dell'interiorità dell'uomo, e capace di rendere i movimenti che accompagna più fluidi e armoniosi. Gli studi in merito sono diversi - si va dalla musicoterapia in senso classico alla ginnastica ritmica agonistica - tuttavia, al momento, nessuno di essi pare definitivo, anche a causa della oggettiva complessità dell'argomento.

La Melolistica è uno degli strumenti di intervento della scienza ontopsicologica e - come anche l'Idromusica solare e la Danza statica - analizza l'uomo a partire dal suo aspetto corporeo.

Sinteticamente, la Melolistica è «l'estroversione organico-emozionale della personale esistenza attraverso la strumentalizzazione della musica e della danza» (Antonio Meneghetti, Manuale di melolistica, Psicologica Ed., Ontopsicologia).

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